domenica 16 ottobre 2016

Trinità che adoro

Oggi celebriamo Elisabetta della Trinità, carmelitana che oggi diventerà santa, riportiamo la sua preghiaera alla Trinità come invito all'interiorità, all'amore profondo. 

Preghiera alla Trinità”
O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi completamente, per dimorare in Te, immobile e quieta come se la mia anima fosse già nell’eternità. Che niente possa turbare la mia pace e farmi uscire da te, mio Immutabile, ma che ogni istante mi conduca più addentro a quella profondità del tuo mistero.
Pacifica la mia anima, fa’ di lei il tuo cielo, la tua dimora amata e il luogo del tuo riposo; che io non ti lasci lì solo, mai, ma che sia presente tutta intera, completamente risvegliata nella mia fede, tutta adorante, tutta abbandonata alla tua azione creatrice.
O Cristo mio amato, crocifisso per amore, vorrei essere una sposa per il tuo Cuore; vorrei coprirti di gloria, vorrei amarti... fino a morirne! Ma sento la mia impotenza e ti chiedo di rivestirmi di Te stesso, di identificare la mia anima a tutti i movimenti della tua anima, di sommergermi, di invadermi, di sostituire Te a me, affinché la mia vita non sia più che una irradiazione della tua Vita. Vieni in me come Adoratore, come Redentore, come Salvatore. O Verbo, eterno, Parola del mio Dio, voglio passare la mia vita ad ascoltarti; voglio farmi del tutto docile per imparare tutto da Te; poi, attraverso tutte le notti e ogni forma di vuoto o di impotenza, voglio fissare sempre te e dimorare sotto la tua grande luce. O mio astro amato, incantami, così che io non possa più uscire dal tuo vivo splendore.
O Fuoco che “consumi”, Spirito d’amore, vieni sopra di me affinché si realizzi in me come una incarnazione del Verbo; ch’io Gli sia una umanità aggiunta, nella quale Egli possa rinnovare tutto il suo Mistero.
E tu, o Padre, chinati sulla tua povera piccola creatura, coprila con la tua ombra e non vedere in lei che il Figlio amato nel quale hai posto tutta la tua compiacenza.
O miei Tre, mio tutto, mia Beatitudine, Infinita Solitudine, Immensità in cui mi perdo, io mi abbandono a Voi come una preda. Seppellitevi in me, affinché io mi seppellisca in Voi, nell’attesa di poter contemplare, nella vostra stessa luce, l’abissale grandezza.


Nessun commento:

Posta un commento