Quindi, fratelli miei, se vogliamo raggiungere la vetta più eccelsa
dell’umiltà e arrivare rapidamente a quella glorificazione celeste, a
cui si ascende attraverso l’umiliazione della vita presente, bisogna che
con il nostro esercizio ascetico innalziamo la scala che apparve in
sogno a Giacobbe e lungo la quale questi vide scendere e salire gli
angeli. Non c’è dubbio che per noi quella discesa e quella salita
possono essere interpretate solo nel senso che con la superbia si scende
e con l’umiltà si sale. La scala così eretta, poi, è la nostra vita
terrena che, se il cuore è umile, Dio solleva fino al cielo. regola di Benedetto
S. Benedetto, patrono d'Europa e padre del monachesimo occidentale, ne ricordiamo la saggezza improntata ad equilibrio tra umano e divino, ora et labora, perchè vi sia in tutto armonia e pace. .Auguri di cuore a Bendetta, sr. bendetta, Bendetto, Benny
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